I progetti di solidarietà dell’ACS Camerun di Prato
L’ACS Camerun “Associazione Camerunese per la Solidarietà” è nata a Prato nel 2007 per supportare i giovani camerunesi che arrivano in Italia per motivi di studio e allo stesso tempo si occupa di promuovere progetti di cooperazione e sviluppo in Camerun.
L’associazione aiuta e orienta i giovani camerunesi che arrivano a Firenze e in Toscana per motivi di studio e si impegna nel trovare famiglie disposte ad ospitarli gratuitamente in attesa che vengano inseriti presso la casa dello studente di Firenze, supportandoli anche nell’iter burocratico dell’inserimento universitario.
Con gli anni alcuni membri dell’associazione hanno capito che il loro impegno non poteva fermarsi soltanto ad accogliere i neo arrivati in Italia ma occorreva volgere lo sguardo verso le persone in difficoltà rimaste nel territorio del Camerun.
Chi non ha patito la fame non può capire quanto è pungente e non può capire che nel mondo ci sono persone che purtroppo non possono vedersi garantito un pasto al giorno.
E sfortunatamente in Camerun ce ne sono tante.
Mi ricordo ancora quattro anni fa quando siamo arrivati per la prima volta a Bipindi per far visita ai bambini pigmei Bagyeli del FONDAF (Foyer Notre Dame de la Forêt), centro che è stato il nostro primo punto di distribuzione del materiale raccolto in Italia.
Il FONDAF è situato nel cuore della foresta equatoriale e accoglie circa 150 bambini pigmei dai 5 ai 18 anni a cui viene data la possibilità di acquisire la padronanza della lingua francese e di conseguenza una formazione professionale.
I pigmei Bagyeli sono un popolo rimasto ancora legato alla tradizione, vivono negli accampamenti situati in mezzo alla foresta lontani dai centri abitati e vivono di pesca, caccia e raccolta. Il FONDAF lavora per preparare i bambini pigmei al confronto con i bantou (gli abitanti del Camerun non pigmei) e con il supporto di docenti pigmei si occupa della scolarizzazione dei bambini, dell’insegnamento della lingua francese (i pigmei parlano il loro dialetto) e di fornire loro gli strumenti utili per avere la possibilità di trovare un lavoro nelle città.
Il lavoro di scolarizzazione è molto difficile a causa dell’enorme differenza tra il modo di vivere dei pigmei e dei bantou, e i bambini per seguire la scuola devono alloggiare lontani dalle loro famiglie e dai rispettivi accampamenti adeguandosi alle regole del FONDAF. Tutto ciò per molti di loro è estremamente difficile da sostenere e da proseguire con costanza nel tempo.
L’ACS Camerun sostiene da anni il lavoro del FONDAF promuovendo progetti di adozione a distanza dei bambini pigmei e raccogliendo materiale (vestiario, materiale scolastico, medicine ecc.) da portare loro una volta l’anno.
Le popolazioni pigmee della zona negli ultimi anni stanno affrontando una situazione di grande pericolo soprattutto a causa della rapida e continua deforestazione che li costringe ad abbandonare i loro villaggi per recarsi nelle città all’interno delle quali vivono in condizioni di povertà ed emarginazione e soprattutto di schiavitù da parte dei bantou.
Il lavoro dell’ACS Camerun si è diffuso tra diverse organizzazioni e strutture presenti in loco e le richieste di aiuto negli anni sono aumentate. Nel novembre del 2011, insieme alle volontarie di un’altra associazione pratese Le Mafalde partner di alcuni dei nostri progetti, abbiamo distribuito il materiale raccolto in Italia anche in altri centri come l’IDAV (Istituto per Deficienti Audio Visivo) di Douala, i lebbrosari di Ngallan e Dibamba e l’orfanotrofio di Ebolowa.
L’IDAV nello specifico è un centro che accoglie e istruisce ogni anno una cinquantina di ragazzi e ragazze sordomuti/e e con difficoltà visive nella città di Douala. I/Le ragazzi/e seguono programmi scolastici ad hoc predisposti appositamente per insegnar loro a sviluppare capacità espressive di base e grazie all’encomiabile e costante lavoro degli insegnanti, nonché all’impegno e alla costanza dei/lle ragazzi/ stessi/e, alcuni/e di loro riescono pian piano a sviluppare discrete abilità comunicative che permettono loro di uscire da una condizione di enorme marginalità.
Le spese dell’IDAV sono state sostenute per alcuni anni da organizzazioni internazionali e dallo stato ma oggi la situazione è cambiata e purtroppo da qualche anno non arrivano più fondi da parte di organismi esterni con gravi difficoltà per la scuola che si trova attualmente in una situazione di estrema precarietà.
L’istituto non riesce più a pagare in tempo tutti gli stipendi degli insegnanti che con grande impegno e devozione si occupano dell’istruzione dei bambini, e la direzione della scuola purtroppo non è in grado di sostenere le spese d’affitto della sede con conseguente rischio costante di sfratto.
Anche in questo caso, come per i bambini pigmei, l’ACS Camerun ha portato vestiario, alimenti, medicinali, materiale scolastico e didattico oltre ad aver contribuito a pagare l’affitto della scuola per l’anno 2011/2012 grazie ai soldi raccolti nella città di Prato.
Le misure sinora adottate, però, non risolvono la situazione di precarietà in cui versa l’Istituto al momento attuale.
Tuttavia esiste una possibilità per migliorare la situazione.
L’IDAV ha ricevuto in donazione un pezzo di terreno edificabile sul quale avevano iniziato a costruire una nuova scuola grazie a contributi e al sostegno economico di organizzazioni locali, ma i lavori si sono fermati una volta esauriti i fondi.
L’ACS Camerun si sta impegnando a reperire i fondi per ultimare i lavori di costruzione della nuova scuola in modo da permettere all’IDAV di continuare il prezioso lavoro di supporto e insegnamento per i bambini sordomuti.
Abbiamo bisogno del sostegno di tutti/e per far si che la scuola non chiuda e che possa proseguire le proprie attività così importanti per ridurre le condizioni di marginalità dei bambini.
La nostra associazione si impegna infine per aiutare e sostenere i lebbrosi che da anni sono stati abbandonati dallo Stato camerunese perché ritiene che tale malattia sia stata debellata.
Purtroppo la lebbra, oggi sradicata nei paesi sviluppati continua la sua strada distruttrice nei paesi in via di sviluppo. Il Camerun non viene risparmiato da questo male e i malati non sono assistiti con la cura e l’attenzione dovute. Se al lebbrosario di Dibamba le suore hanno sostituito lo Stato e assistono quanto possono i malati, a Ngallan, vicino alla capitale Yaoundé, si vive una situazione piuttosto drammatica. Il centro per l’accoglienza e la cura dei lebbrosi si è trasformato in un ambulatorio comune dove si recano tutte le persone che hanno problemi di salute: ai lebbrosi, in questo modo, viene negata la possibilità di essere curati adeguatamente e con le dovute attenzioni.
Ci siamo recati in quelli che furono i più grandi centri ospedalieri per la cura della lebbra e di cui ad oggi sono rimasti soltanto i nomi.
In questi centri mancano bende e medicinali specifici.
Come avete potuto leggere da quanto descritto finora, gli ambiti di intervento dell’ACS Camerun sono molteplici e differenti tra loro: negli anni abbiamo avuto tanta solidarietà da parte degli italiani e soprattutto dei Pratesi e grazie al buon cuore di tutte queste persone abbiamo potuto fare tanti interventi per aiutare la popolazione camerunese.
Vi chiediamo di continuare a sostenere il nostro lavoro donando materiale che avete in casa e che magari non usate più, contribuendo con qualche donazione e aiutando a diffondere quello che facciamo.
Grazie!
Rachelle Julienne Njanta
Per informazioni:
ACS Camerun via delle Gardenie, 39
59100 Prato
Mail: acs_camerun@yahoo.it
Telefono: 338 4995728
Facebook: Acs Camerun
Per donazioni:
Cassa di Risparmio di Firenze Agenzia 190 filiale di Prato
IBAN IT22V0616021500000011165C00
Vi ricordiamo che le donazioni a favore di ACS Camerun possono essere dedotte/detratte in fase di dichiarazione dei redditi conservando le ricevute del versamento in nostro favore.