Il Progetto Mobile Clinic della Fondazione Donne Libere in Siria/ Rojava

Il Progetto Mobile Clinic della Fondazione Donne Libere in Siria/ Rojava
Le donne dell’associazione Le Mafalde sostengono il progetto.
Qui sotto maggiori informazioni
La Women Foundation ha sviluppato una rete sanitaria territoriale
che si è strutturata nel corso negli ultimi 5 anni e che rende più
facile lavorare attraverso una clinica mobile.
La clinica mobile con base a Heseke è una forma flessibile e diretta
di servizio sanitario, che garantisce, soprattutto, pronto soccorso
nei momenti di particolare emergenza, compresa quella costituita
dalla pandemia di COVID-19 e assistenza continua in luoghi
decentrati e dove le persone hanno difficoltà di accesso alle
cliniche ed agli ospedali situati nelle città e villaggi più grandi.
In particolare, attualmente c’è un grande deficit di strutture
sanitarie e quindi di cure mediche nel vasto bacino di utenza dei
rifugiati. L’équipe della clinica mobile, composta da un medico,
un’ostetrica, un’infermiera e un assistente medico, raggiunge le
zone rurali con un proprio mezzo convertito specificamente per
fornire assistenza sanitaria. Conduce gli esami in loco, fa una
diagnosi e distribuisce i medicinali, quando disponibili.
In caso di emergenza si effettuano visite a domicilio. Inoltre,
considerando le difficoltà di movimento degli sfollati, il team sta
istituendo un servizio di trasporto per i pazienti che devono essere
portati in un vicino ospedale. La Mobile Clinic è una risposta
importante ai bisogni primari di donne e bambini in questa
situazione piena di minacce esistenziali.
Perché la Clinica mobile è indispensabile
- I villaggi che circondano la città di Heseke sono stati a lungo
colpiti dall’occupazione di ISIS e del governo del regime di
Assad, che ha trascurato le infrastrutture della regione. - Le opportunità di accedere a cure sanitarie e forniture di
farmaci sono molto limitate nei villaggi ed in alcune città.
D’altra parte le persone non hanno la possibilità di recarsi
nelle vicinanze di strutture sanitarie come ospedali, centrisanitari, studi medici perché non hanno mezzi di trasporto e - le strade sono spesso insicure e infestate da bande dimiliziani islamisti.
- Questa situazione è diventata catastrofica dopo che gli IDP
(sfollati) con i loro bisogni urgenti sono entrati sempre più
numerosi nella regione scappando dai territori invasi dalla
Turchia o da altre zone in cui guerra e mancanza di
opportunità rendevano la vita impossibile. - C’è una particolare necessità di prendersi cura di donne e
bambini, in quanto sono proprio loro a rappresentare la
quota maggiore fra gli sfollati. - In una situazione così precaria, la cura e la prevenzione sono
essenziali in quanto basta poco per precipitare una situazione
in cui alle altre necessità si accompagna uno stato di salute
precario . - Fornire conoscenze anche per una cura autonoma da parte
delle donne in modo che si prendano maggiormente cura di
loro stesse e dei loro figli. - Le malattie e le complicanze della gravidanza, in queste
condizioni, diventano rapidamente una minaccia a causa
della carenza di medici e servizi medici facilmente accessibili. - Per fornire un trasporto sicuro verso medici e strutture
sanitarie, quando necessario.
Obiettivi del progetto
• Pronto soccorso medico
• Consentire l’accesso alle opzioni di trattamento necessarie,
ospedali, specialisti, farmaci, che non possono essere garantite nel
luogo in cui si vive.
• A lungo termine promuovere la conoscenza sulla salute di donne
e bambini, incluso neonati, a sostegno di una vita sana attraverso
seminari su uno stile di salute sano, i problemi di salute di tutti i
giorni, l’igiene.
I destinatari del Progetto sono le fasce più svantaggiate:
• Donne e bambini di tutte le età, di tutte le etnie e religioni
• Soprattutto coloro che sono colpiti dalla povertà, dalla guerra e
da pesanti fardelli come condizioni di disabilità, famiglie
numerose, bambini molto piccoli
• Le cure non vengono negate agli uomini che ne hanno bisogno.
Personale e tipi di costi di una squadra medica
mobile
Medico generico, ginecologa (se possibile), ostetrica, infermiera
Il progetto è in corso ed i suoi costi sono rappresentati da quelli
necessari a pagare il personale e da quelli necessari a garantire la
continuità dei servizi, compreso manutenzione clinica mobile,
acquisto di medicine e completamento acquisizione attrezzature.
In caso dovesse emergere una soluzione pacifica al conflitto in
corso, con il ritorno degli sfollati nei loro territori di origine, la
Clinica Mobile potrà essere successivamente utilizzata nelle zone
rurali e nelle regioni svantaggiate.
Il progetto è localizzato centralmente nel Cantone Heseke, nel
nord della Siria e potrà erogare maggiori servizi anche in un raggio
maggiore in funzione delle risorse economiche che potrà
utilizzare.
Le principali attrezzature necessarie per garantire il
servizio di Clinica Mobile
- Veicolo (compreso rimodellamento del divano del veicolo,
armadi di stoccaggio, ecc.) - Equipaggiamento del veicolo:
- piccolo frigorifero
- bilancia pesa persone
- serbatoio dell’acqua
- strumentazione per il lavaggio dei pazienti
- luogo di attesa prima di esami e trattamento
- tenda.
Sono inoltre dotazioni indispensabili: - Strumenti e materiale per la cura delle ferite
- Attrezzatura chirurgica ambulatoriale per piccoli interventi
- Attrezzature e strumenti ginecologici.
- 1 dispositivo per la misurazione della pressione sanguigna
- 1 dispositivo ecografico mobile
- 1 otoscopio
- 1 stetoscopio
- Misuratori di glucosio
- Pulsossimetro
- Dispositivo per l’erogazione di ossigeno
- Misuratore di ossigeno (saturimetro)
- Apparecchiatura per ECG
La campagna di finanziamento ed i suoi promotori in
Italia
Sostengono questo progetto e invitano a sottoscrivere:
- UIKI (Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia) e
Staffetta sanitaria di Rete Kurdistan Italia attraverso la
piattaforma
https://www.produzionidalbasso.com/project/la-rivoluzione-ha-bisogno-di-cura/
- La famiglia di Lorenzo Orsetti
https://www.facebook.com/AlessandroOrsettiperLorenzo - Ya Basta Bologna
https://www.yabastabologna.com/single-post/progetto-mobile-clinic-in-rojava
Qui sotto il volantino del progetto