Mariella
Mariella
Sicurezza è… ascoltare i bisogni di migranti e nativi che vivono sul territorio
Sicurezza è… decostruire gli stereotipi e i pregiudizi
Sicurezza è… avere fiducia negli altri
Sicurezza è… essere tutti/e differenti
Sicurezza è… il piacere di essere donna
La mancanza di spazi di condivisione dove genti diverse si incontrano crea diffidenza e paura per tutto ciò che non siamo abituati a vedere, sentire e ascoltare. Ci sentiamo a nostro agio in mezzo ad abiti, sguardi, gesti e linguaggi conosciuti, non c’è data la possibilità di incontrare colori, occhi, suoni diversi dai nostri. La fila in un ufficio, il posto vicino sul treno o alla fermata dell’autobus, diventano dei “non- luoghi” dove è difficile entrare in relazione con gli altri. Momenti fugaci dove si ha solo il tempo di notare un abito “troppo” colorato, un capo coperto o un viso “troppo” scuro. Sorrisi, sguardi malinconici, imbarazzi sono difficili da percepire in questi “non-luoghi” sovraccaricati di sospetto, dove si viene guardato male se vai al bar con un ragazzo Rom o se si cammina con una donna nigeriana.
Una risposta a questa necessità di incontro è stata data a Prato da alcune donne native e migranti che hanno deciso di riunirsi per provare a dare delle risposte alternative alla recente politica oppressiva e discriminatoria. Da qui nasce il Punto donne per l’intercultura spazio in cui si danno informazioni, si aiuta alla compilazione di pratiche, moduli e da un orientamento alle risorse sul territorio. Questo spazio nasce presso il Laboratorio del Tempo da anni luogo di incontro di donne di paesi diversi. Le donne coinvolte si contraddistinguono per la loro eterogeneità, nel Punto interculturale convivono assieme donne di età diverse, lavoratrici e pensionate, donne native e donne del Camerun, Honduras, Perù, Eritrea. Le donne che lavorano presso questo spazio informativo hanno partecipato a un breve percorso formativo organizzato sul tema dell’immigrazione e sono affiancate da mediatrici linguistico-culturali, ed esperte in ambito dell’asilo polito e dell’immigrazione in genere.
Da anni a Prato molte donne immigrate svolgono in maniera gratuita e informale un compito di “facilitatrici e di mediatrici” per amici e parenti, con il Punto interculturale si vuole “formalizzare” questo servizio di orientamento e mediazione, renderlo pubblico e accessibile a tutti. Un aspetto fondamentale caratterizza lo sportello ed è la totale volontarietà delle donne che ci lavorano, questo si discosta molto dall’aumento di soggetti che a Prato negli ultimi anni “speculano” sul tema dell’immigrazione, factotum improvvisati e spesso impreparati (es. pagamento per compilazioni di semplici moduli). Con l’apertura di questo spazio non si vuole creare un ennesimo sportello immigrazione ma si vuole realizzare un luogo dove delle donne possano lavorare assieme per fornire delle risposte non solo in tema di immigrazione ma riguardo a problematiche che coinvolgono in prima persona le donne immigrate.
Questo è sicurezza!
di Mariella